Le Nozze di Arlecchino
Chicchi d'Arte
Domenica 03 Marzo 2019, 18:00 - 19:00
L'evento è: Confermato
Categoria: Arte Letteratura e Musica
Comune di Grosseto
Comune di Grosseto
Le Nozze di Arlecchino
Il canovaccio in chiave contemporanea si ispira a un favolello della letteratura francese del secolo XIII inerente ai riti nuziali, nel quale Arlecchino sposa la Fata Morgana. Ma la sequenza scenica del canovaccio cerca di ripercorrere, attraverso l’improvvisazione degli attori, anche la tradizione, la poesia e la magia di una rappresentazione teatrale dal titolo “Jeu de la feuillèe”, scritta da Adam de le Hale (poeta, giullare e musicista) nel 1276, in occasione del Calendimaggio o di un’altra festa avente uguale carattere propiziatorio. Tale rappresentazione riguardava il convito delle fate: a un tratto si ode un suono di campanelli, che annuncia l’approssimarsi della masnada di Arlecchino, e i personaggi che agiscono sulla scena vorrebbero, per la paura, scappare in casa. Arriva Croquesot (primo servo di Re Arlecchino), il corriere-buffone, e poi appare la fata Morgana col seguito di altre due fate, Arsilla, buona e benefica, e Magloria, cattiva e dispettosa. Croquesot reca alla regina delle fate il messaggio d’amore di Re Arlecchino, e la fata lo incarica di salutare il suo signore: in questa notte fatidica avverrà l’incontro dei due personaggi del mondo sotterraneo, dalla cui unione sarà assicurata l’abbondanza delle messi e la fortuna della comunità. Lo sviluppo del soggetto della nostra storia parte dalla tradizione per ricomporre l’analisi ironica del rapporto di “coppia”, inteso non solo come gioco a due delle maschere demoniache, ma anche come conflitto interno al gioco di coppia uomo – donna nel quale gli opposti, le attrazioni, le distensioni, le malizie e le sporcizie, generano la lite atavica e inevitabile per la sopravvivenza delle proprie individualità.
Regia Mario Gallo
Interpreti Mario Gallo e Valeria Petri
Accompagnati dal violino di Rosita di Marte
per info e prenotazioni telefonare al 347/8465612 o 347/1301529
Contributo entrata 8 euro
(tessera csen per chi non ne è già in possesso 5 euro per l'occasione che da la possibilità di accedere alle varie attività della associazione ed altri spettacoli, con validità annuale)
Sconti previsti per famiglie
Il canovaccio in chiave contemporanea si ispira a un favolello della letteratura francese del secolo XIII inerente ai riti nuziali, nel quale Arlecchino sposa la Fata Morgana. Ma la sequenza scenica del canovaccio cerca di ripercorrere, attraverso l’improvvisazione degli attori, anche la tradizione, la poesia e la magia di una rappresentazione teatrale dal titolo “Jeu de la feuillèe”, scritta da Adam de le Hale (poeta, giullare e musicista) nel 1276, in occasione del Calendimaggio o di un’altra festa avente uguale carattere propiziatorio. Tale rappresentazione riguardava il convito delle fate: a un tratto si ode un suono di campanelli, che annuncia l’approssimarsi della masnada di Arlecchino, e i personaggi che agiscono sulla scena vorrebbero, per la paura, scappare in casa. Arriva Croquesot (primo servo di Re Arlecchino), il corriere-buffone, e poi appare la fata Morgana col seguito di altre due fate, Arsilla, buona e benefica, e Magloria, cattiva e dispettosa. Croquesot reca alla regina delle fate il messaggio d’amore di Re Arlecchino, e la fata lo incarica di salutare il suo signore: in questa notte fatidica avverrà l’incontro dei due personaggi del mondo sotterraneo, dalla cui unione sarà assicurata l’abbondanza delle messi e la fortuna della comunità. Lo sviluppo del soggetto della nostra storia parte dalla tradizione per ricomporre l’analisi ironica del rapporto di “coppia”, inteso non solo come gioco a due delle maschere demoniache, ma anche come conflitto interno al gioco di coppia uomo – donna nel quale gli opposti, le attrazioni, le distensioni, le malizie e le sporcizie, generano la lite atavica e inevitabile per la sopravvivenza delle proprie individualità.
Regia Mario Gallo
Interpreti Mario Gallo e Valeria Petri
Accompagnati dal violino di Rosita di Marte
per info e prenotazioni telefonare al 347/8465612 o 347/1301529
Contributo entrata 8 euro
(tessera csen per chi non ne è già in possesso 5 euro per l'occasione che da la possibilità di accedere alle varie attività della associazione ed altri spettacoli, con validità annuale)
Sconti previsti per famiglie
Chicchi d'Arte
Viale Europa 11/o
Grosseto
58100