Caterina ospite Francesco Corsi
Piccolo Cineclub Tirreno
Comune di Follonica
Sabato 7 marzo alle 21.30 proietteremo in prima visione a Follonica "Caterina" (distribuito da Kiné). Sarà nostro ospite in sala il regista Francesco Corsi.
L'evento si svolgerà presso la Sala Tirreno in via Bicocchi 53 a Follonica (GR), organizzato dal Piccolo Cineclub Tirreno. Consigliatissima la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al 339/3880312.
Dopo aver ricevuto due premi importanti (premio del pubblico Mymovies e premio Imperdibili al Festival dei Popoli) Caterina, il film su Caterina Bueno, una delle maggiori interpreti e ricercatrici del canto popolare tradizionale e contadino in Italia, prodotto da KINÈ, arriva a Follonica per una proiezione unica in presenza del regista Francesco Corsi.
Caterina Bueno, per chi non la conoscesse, è stata una leggenda della canzone popolare italiana. Il suo brano più celebre è stato Maremma Amara, canto tradizionale da lei recuperato e reinterpretato in maniera toccante, intensa. A lei Francesco De Gregori aveva dedicato la canzone Caterina: «E la chitarra veramente la suonavi molto male/però quando cantavi sembrava Carnevale/~ E quanti mascalzoni hai conosciuto e quante volte hai chiesto aiuto,/ma non ti è servito a niente./Caterina questa tua canzone la vorrei veder volare/sopra i tetti di Firenze per poterti conquistare».
"E' stata una ricercatrice e cantante folk che sin dalla metà degli anni sessanta ha portato avanti un recupero delle tradizioni culturali contadine ed operaie maremmane con un lavoro porta a porta ed una passione ineguagliabile. Il regista Francesco Corsi (classe 1980) già autore nel 2015 dell’interessante Memorias prova a mescolare passato e presente prendendo come spunto il documentario del 1967 Caterina Raccatta canzoni di Luciano Michetti Ricci e Francesco Bolzoni."
Caterina è il ritratto di una delle maggiori interpreti e ricercatrici del canto popolare tradizionale e contadino in Italia, Caterina Bueno. Il suo lavoro ha reso possibile il recupero e la diffusione di un vasto repertorio di canti, tramandato oralmente fino al ventesimo secolo e altrimenti destinato all’oblio a partire dagli anni ‘60.
Una vita divisa tra ricerca e spettacolo ha portato Caterina a calcare i palchi nazionali e internazionali, rendendola una figura imprescindibile del mondo culturale dell’epoca e facendole incrociare il cammino con alcuni tra i più importanti intellettuali come Dario Fo, Pier Paolo Pasolini, Umberto Eco e artisti come Giovanna Marini, Fausto Amodei e Francesco De Gregori.
Caterina rappresenta anche una parabola significativa della trasformazione sociale e culturale che ha subito l’Italia a partire dagli anni del boom e, più in generale, sul rapporto di un Paese e di una comunità con la propria memoria storica e con la
propria cultura.
Il regista lavora con rispetto sul mistero della Bueno e sullo spirito orgogliosamente anarchico di cui amici e colleghi soffrono la mancanza. Con tocco pudico e lieve, il film celebra la persistenza nelle loro vite della passione di Caterina: studiare e condividere musica, cercare il confronto col passato per capire il presente.