Alessandra Cotoloni con la Zia Caterina incontrano il pubblico e firmano le copie del libro “ Taxi milano 25 ”
Libreria Mondadori Grosseto
Comune di Grosseto
Giovedì 20 Maggio, nel pomeriggio ore 15:30-19:30 in libreria, alla Mondadori, in Corso Carducci 9, l’autrice Alessandra Cotoloni con la Zia Caterina incontrano il pubblico e firmano le copie del libro “Taxi milano25” San Paolo edizioni.
Con la Prefazione di Simone Cristicchi.
IL LIBRO
Taxi colorato, pieno zeppo di giocattoli, fiori, foto e pupazzi. Non c’è da sbagliarsi: è quella col grande cappello fiorito e le vesti variopinte – un mix di Mary Poppins e Patch Adams -, è quella che trasmette un’allegria contagiosa, irrefrenabile.
Tra cartone animato vivente e personaggio di un film della Disney, Zia Caterina però non è stata sempre così, ci è diventata, perché talvolta il grande dolore può trasformarsi in forza e per contrapposto generare la voglia di vivere e di far vivere gli altri. Qualcosa che riesce a pochi, ma chi ci riesce diventa, solo per questo, un essere fuori dal comune, eccezionale, appunto.
l grande dolore di Caterina si chiamava Stefano, il suo compagno morto di tumore ai polmoni. Aveva un taxi che si chiamava Milano 25. Prima di morire le ha detto: “Tu sarai Milano 25, me e il mio lavoro” e lei, spaventata ma decisa, ha cominciato questo lungo viaggio senza sapere nulla, desiderosa soltanto che Milano 25 continuasse a vivere attraverso le vite degli altri. Ha ereditato il taxi come un dono d’amore e ne ha fatto una vera e propria magia, un piccolo incanto che oltre a svolgere il normale servizio pubblico, offre corse gratuite per l’ospedale a favore dei bambini malati di tumore e dei loro familiari.
Zia Caterina chiama i bambini “i suoi supereroi”, li dipinge sul taxi e li trasforma in personaggi da fumetto dotati di superpoteri che li rende invulnerabili. E sono veramente supereroi questi bambini che tutti i giorni sfidano mali crudeli affrontando dolori atroci e una vita insopportabile, senza mai perdere la voglia di vivere, sempre nella ferrea determinazione a sconfiggere la morte con cui sono costretti a convivere ogni giorno. Perché i supereroi dei fumetti non esistono, no, ma esistono quelli della vita, deboli fisicamente eppure dotati dentro d’una forza spaventosa che li spinge avanti. Sono i veri, unici, supereroi di questo mondo, i modelli a cui dovremmo tendere. Sono loro, non quelli che appaiono, quelli che sono.
Ma perché Caterina si fa chiamare Zia Caterina?
“È un desiderio che ho da sempre. La Zia è la persona più vicina alla mamma che può viziare e non ha il compito di educare. Ho sempre desiderato essere una mamma, chioccia e protettiva. Tutti i bambini del mondo sono i miei figli perché sono i bambini che non ho mai avuto.” Be’, c’è da aggiungere altro?
In realtà, nonostante appaia fresca, spontanea ed estroversa, Zia Caterina nasconde una sorta d’intima timidezza. Ha sempre amato il cappello perché aiuta a comunicare e ad avere meno paura dell’altro, di chi non si conosce, trasmette, secondo lei, l’impressione di diversità. Ha iniziato col cappello. Poi il mantello l’ha indossato dopo l’incontro con Patch Adams che voleva dei clowns per il viaggio che avrebbe fatto con lui: invece del naso, che non le appartiene, ha preferito il mantello in modo da creare la giusta dose di magia. I bracciali, le collane e tutti gli ammennicoli appesi sono pezzettini delle persone che incontra e che porta sempre con sé. Il primo campanellino che ha messo al collo è stato per ricordare le collezioni di campanelle che aveva suo padre.
Nel giugno del 2018 zia Caterina è stata anche premiata col Fiorino d’oro. La risoluzione era stata adottata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Firenze perché: “era necessario riconoscere l’impegno con il quale da 16 anni ‘Zia Caterina’ dedica il suo tempo e la sua vita a svolgere un delicatissimo servizio rivolto ai piccoli bambini affetti da patologie oncologiche, trasformando un brutto e doloroso momento in un viaggio ricco di sogni dove ogni bambino, salendo su questo magico taxi entra in un mondo fantastico e si trasforma in un supereroe dove non c’è posto per la paura. La sua è una storia d’amore. Il senso della sua solidarietà è anche trasmettere alle persone l’amore nonostante le difficoltà che si possono incontrare nella vita”.
L’AUTRICE
Alessandra Cotoloni è nata a Siena nel 1966 e si è laureata in Architettura. Vive a Siena, dove lavora presso l’Amministrazione Comunale, svolgendo la professione di Architetto.
Da sempre è stata animata dalla passione per la scrittura, in particolar modo per la narrativa. Tra i suoi libri opere di poesia.