"Sopravvissuti e sopravviventi"
Parco della Maremma
Comune di Grosseto
Nel cuore della Maremma, l’itinerario proposto è la combinazione che meglio rappresenta le peculiarità del Parco; offre un’esaudiente visione dei vari ecosistemi presenti e un affascinante sguardo sulla straordinaria varietà di ambienti lungo la fascia litoranea. Il percorso, piuttosto impegnativo, permette di attraversare le belle radure sommitali di Poggio Lecci (417 mt), il punto più alto del crinale dei monti dell’Uccellina e di osservare le numerose piazzole di ex carbonaie presenti lungo il cammino che alimentavano una delle attività più rilevanti del territorio. Si raggiungono poi gli imponenti resti dell’Abbazia di San Rabano, la bellissima spiaggia di Collelungo e due tra le numerose torri di avvistamento dell’Uccellina. Passeremo accanto a delle grotte scavate dall’azione combinata dell’erosione marina e delle acque piovane, abitate dagli uomini preistorici fin dal paleolitico.
In questo arco di terra è racchiusa la Maremma in una dimensione che raccoglie mare, pianura, montagna, dune sabbiose, paludi e selve, gente di mare, contadini e pastori, minatori e boscaioli. Ambienti diversi, quindi culture diverse, ritmi e forme di vita differenti. Ma tutti insieme raccolti sotto il termine Maremma!
Il fatto è che nei secoli questa zona è stata “Terra di Frontiera”, un cuneo tra Lazio e Toscana, dove le condizioni di vita per tutti i pescatori, contadini, pastori boscaioli erano tali da creare una sorta di “enclave” geografica. Quello che univa la gente di Maremma e la separava dal resto d’Italia era una maledizione: la malaria. Dagli stagni e dalle paludi, dall’acqua salmastra si alzavano nugoli di zanzare. Solo la gente del luogo riusciva a sopravvivere a stento, o a morire lentamente, abitando quasi barricata sui rilievi collinari e lottando di continuo con la morte per mietere le sementi nelle piane il più velocemente possibile.
La Maremma dunque conserva il ricordo dei secoli di isolamento e disperazione che ancor oggi rimangono a connotare una identità e una dimensione particolare. “Gente di Maremma”, si diceva per descrivere il carattere selvatico, fatalista, ma insieme ostinatamente attaccato a quella che una volta era “terra maledetta”; gente di Maremma per definire il rapporto tra quegli uomini, quasi dei “sopravvissuti”, e la loro patria, in un connubio simbiotico che non ha eguali in Italia.
Il percorso ad anello ha uno sviluppo di circa 18 Km con un dislivello di 500 mt e con dei tempi di percorrenza, soste escluse di circa 5/6 ore.
Abbigliamento da media montagna: scarpe alte, giacca a vento impermeabile, borraccia 1,5, cappello, maglione caldo, utili bacchette telescopiche e binocolo.
L’accesso al Parco è subordinato all’acquisto del biglietto d’ingresso (10 Euro) più il compenso per la GAE TREKEEP, 10 euro.
Appuntamento alle ore 9.00 presso il Centro visite di Alberese.
Per informazioni e prenotazioni Trapella Luca GAE 347/3962313
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